Parrocchia San Giacomo Apostolo - Basilica B.V. della Navicella - Chioggia


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Festeggiamenti Incoronazione

a cura di Giorgio Aldrighetti


Festeggiamenti e Incoronazione
dell'Immagine della Navicella



Ogni anno la chiesa particolare che è in Chioggia si appresta a ricordare il 25 Giugno l’apparizione della Madre di Dio nel nostro lido, avvenuta nel 1508.

La tradizione racconta che nella tarda sera del 24 giugno 1508, dopo un furioso temporale, apparve la Beata Vergine all’ortolano Baldissera Zalon, invitandolo ad ammonire i suoi concittadini perché con opere di penitenza allontanassero i castighi di Dio a causa dei corrotti costumi, delle bestemmie e della profanazione delle feste.

Sul luogo dell’apparizione, fu eretto un tempio dedicato a Maria SS. ma della navicella, che divenne metà di continui pellegrinaggi di fedeli. In tale chiesa - ogni anno - il vescovo, il capitolo cattedrale, i civici magistrati, le confraternite laiche con i fedeli della città, si portavano processionalmente il 5 agosto, anziché il 24 giugno, giorno dell’apparizione, poiché in tale data sin dal 1410 si svolgeva già la processione dalla città alla chiesa di san Giovanni Battista, in “Sacca san Zanne”, a ricordo della riconquista veneziana di Chioggia, nel 1380 - con l’ingresso del doge Andrea Contarini - a conclusione della guerra tra i genovesi e i veneziani.
Nel 1539 il vescovo Giovanni Tagliacozzi trasferì la festa dell’Apparizione al 2 luglio, aderendo così alle numerose suppliche e proteste dei padri domenicani di Chioggia che il 5 agosto solennizzavano il fondatore san Domenico Guzman e vedevano diminuire l’afflusso dei fedeli nella loro chiesa a causa della processione al santuario della Madonna della navicella.

La festa venne nuovamente trasferita al 20 luglio e nel Sinodo tenuto nel 1616, tale giorno fu considerato festa comandata. Il Senato veneto, dal canto suo, con Ducali del 22 maggio 1657, stabilì, nel corso delle solenni Liturgie che si svolgevano nel santuario che: “rimpetto al Baldacchino di Monsignor Vescovo nella Chiesa della B.V. di Marina sia sempre il luogo del N.H. Podestà. Gli Ufizj della Città stiano in Cappella nei banchi dirimpetto a quelli de’ Canonici”.

Con successivo decreto del vescovo Giovanni Benedetto Maria Civran del 1° maggio 1779 si prescrisse che la festa anniversaria e la processione si svolgessero, anziché il 20 luglio, alla domenica che seguiva il giorno di sant’Anna. Il sacro tempio, nel 1799, venne poi distrutto dalle invasioni napoleoniche e la sacra Immagine della Madonna della navicella fu traslata - dopo alterne vicende - nella chiesa urbana di San Giacomo ap.lo, dove ebbe luogo nel. 1806 l’erezione dell’altare in onore della Madonna della navicella.

Il sommo pontefice beato Pio IX - su richiesta dell’ordinario clodiense - allo scopo di favorirne la devozione, concesse la facoltà di coronare la sacra Immagine della Madonna della navicella, con uno splendido diadema. Il rito dell’incoronazione fu celebrato dal vescovo mons. Jacopo nob. De’ Foretti il 25 settembre 1859.
Sempre nei tempi dell’incoronazione - su richiesta del vescovo De’ Foretti - fu concessa, con rescritto del 10 maggio 1860, la traslazione della festa annuale dell’Apparizione dalla domenica che seguiva il giorno di sant’Anna al 25 giugno, giorno in cui tuttora si solennizza. Nel 1883, invece, fu istituita la liturgia della festa anniversaria dell’incoronazione.

Con Breve apostolico del 30 marzo 1906, il sommo pontefice san Pio X elevò e insignì la chiesa urbana di san Giacomo ap.lo con l’inclito titolo di basilica; da quella data ha, quindi, la facoltà di alzare nella fronte, sopra la porta centrale, le insegne araldiche del regnante pontefice, oltre a quelle dell’ordinario diocesano; ha, altresì, l’uso del gonfalone papale e del tintinnabolo.
Sempre san Pio X, con successivo Breve del 16 giugno, concesse l’indulgenza plenaria per ogni giorno in perpetuo, come si evince anche dalla iscrizione in latino posta nella facciata. Nel successivo 1908 si volle ricordare il quarto centenario dell’apparizione con la costruzione del grande complesso scultoreo attorno all’altare maggiore, su disegno del concittadino prof. Aristide Naccari.

Infine, per voto del vescovo clodiense frà Giovanni Giacinto Ambrosi O.F.M. cap. espresso il 1° di gennaio 1944 - a nome di tutta la cittadinanza, per ottenere dalla Madonna protezione contro i pericoli della seconda guerra mondiale - il santuario venne riedificato sulle antiche fondamenta e consacrato il 25 giugno 1957 dal vescovo clodiense mons. Giovanni Battista Piasentini, affidandolo alle cure pastorali della provincia veneta dell’Ordine dei frati minori cappuccini; dallo scorso mese di ottobre la cura d’anime è affidata, invece, al clero secolare.

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